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Martedì, Settembre 16, 2025

 

Il 9 settembre scorso, il Ministero del Lavoro ha ospitato un incontro cruciale tra le organizzazioni sindacali FAST-Confsal, CGIL, CISL, UIL Trasporti, UGL Ferrovieri e SALPAS ORSA. L'obiettivo era affrontare la seconda fase delle procedure di raffreddamento riguardanti le aziende Elior e Clean Service, che si erano rese inadempienti nell'applicazione del CCNL della Mobilità AF e degli accordi aziendali sottoscritti il 5 e 6 agosto 2025.

Al centro del dibattito, il mancato riconoscimento degli incrementi economici, dei minimi tabellari, degli arretrati e dell'importo una tantum. La situazione si presentava complessa e richiedeva una risposta tempestiva. Durante l'incontro, le aziende hanno annunciato di aver avviato il riconoscimento degli acconti relativi agli arretrati, dimostrando così un'apertura al dialogo. È stata proposta la corresponsione dell'una tantum in due tranche, un passo significativo verso la risoluzione della vertenza.

Le organizzazioni sindacali, in un clima costruttivo e propositivo, hanno fatto valere le proprie ragioni, ottenendo di erogare l'una tantum in due rate: il 50% con il cedolino di settembre e il restante 50% con il cedolino di ottobre. Questa soluzione non solo ha garantito il riconoscimento degli arretrati ma ha anche migliorato le condizioni precedentemente stabilite in sede aziendale.

FAST-Confsal ha sottolineato l'importanza di questi risultati, evidenziando come la determinazione e la collaborazione fra le diverse sigle sindacali abbiano portato a un esito positivo. La responsabile degli appalti di FAST-Confsal, Sabrina Mancini, ha dichiarato: "Riteniamo cruciale questo accordo per la dignità dei lavoratori. È una prova che, attraverso il dialogo e la determinazione, si possono ottenere risultati tangibili. La nostra priorità è garantire un giusto trattamento per chi opera in questo settore e oggi abbiamo dimostrato che è possibile."

La determinazione delle organizzazioni sindacali, unita alla disponibilità delle aziende a trovare un accordo, rappresenta un passo avanti non solo per i lavoratori coinvolti ma anche per l'intero settore. Mancini ha concluso: "Anche in momenti di difficoltà, è possibile trovare soluzioni condivise che restituiscano dignità e giustizia ai lavoratori."