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Martedì, Settembre 30, 2025

Le aule dei tribunali, da nord a sud, stanno diventando terreno fertile per le battaglie vinte dalla FAST-Confsal. Anche a Roma, la Corte d’Appello ha messo nero su bianco quello che ormai è un dato di fatto: le cause promosse dal sindacato contro le irregolarità sugli scatti APA si chiudono con la vittoria dei lavoratori.

L’ennesima condanna inflitta ad Atac ribadisce ciò che la FAST-Confsal denuncia da anni: l’azienda capitolina ha erogato con due anni di ritardo le differenze retributive spettanti agli assunti con contratto di apprendistato. Una beffa pagata a caro prezzo dai dipendenti che, solo grazie alla tenacia sindacale, oggi vedono riconosciuti i loro diritti.

Non si tratta di un episodio isolato. È una catena di sentenze che, una dopo l’altra, stanno costruendo un precedente pesantissimo per tutte le aziende che pensano di fare cassa sulla pelle dei lavoratori. La FAST-Confsal, con un’azione vertenziale capillare, dimostra di non fermarsi di fronte ai muri di gomma aziendali e di portare avanti i contenziosi fino a quando la giustizia non ristabilisce l’equilibrio.

La morale è chiara: chi tenta di aggirare le regole deve prepararsi a pagare. E la FAST-Confsal, tribunale dopo tribunale, sta insegnando che la dignità dei lavoratori non è merce scontata, né sacrificabile.