Jump to Navigation
Share
Martedì, Dicembre 16, 2025

Il confronto sugli equipaggi Trenitalia continua ma procede ancora a una velocità che FAST-Confsal ritiene inadeguata rispetto alle esigenze reali del personale. L’incontro del 10 dicembre ha confermato una sensazione ormai diffusa: dopo mesi di analisi, tavoli e promesse, il tempo dei rinvii dovrebbe essere definitivamente archiviato.

Come FAST-Confsal abbiamo ribadito con chiarezza che i problemi sono noti da tempo e che, su molti aspetti, le soluzioni sono già individuabili. Ciò che continua a mancare è la volontà di tradurre gli impegni in decisioni operative, con tempi certi e verificabili.

Particolarmente grave resta la gestione dei flussi informativi, a partire dalla mancata condivisione dei documenti operativi aggiornati relativi al MEB1 per AV e ICN. Un’impostazione che giudichiamo superficiale e irrispettosa nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori, soprattutto considerando l’impatto che i nuovi moduli organizzativi hanno sulla gestione delle emergenze e sulla sicurezza complessiva del servizio. FAST-Confsal ha chiesto con forza un cambio di metodo: nessuna forzatura operativa può essere accettata e qualsiasi scostamento dagli impegni assunti dall’Azienda sarebbe per noi inammissibile.

Sul tema delle ferie, la proposta aziendale introduce elementi nuovi, come la possibilità di prenotazioni di lungo periodo. Tuttavia, per FAST-Confsal è fondamentale che tali strumenti non diventino rigidi o penalizzanti e che resti centrale la discrezionalità territoriale, attraverso un confronto reale che tenga conto delle specificità operative e delle condizioni tecniche locali, anche alla luce di quote di concessione oggi troppo basse, determinate da fabbisogni di personale non adeguati e da coefficienti di sostituzione delle assenze non coerenti con la reale organizzazione del lavoro. Abbiamo inoltre ribadito la necessità di interventi tecnici non più rinviabili sull’applicativo IVU, a partire dall’accesso, dagli orari di prenotazione e dalla gestione automatica delle code.

La mobilità resta uno dei capitoli più delicati. L’idea di un processo strutturato può rappresentare un passo avanti soltanto se sarà in grado di evitare nuove anomalie e disuguaglianze, soprattutto nei rapporti tra società e nei territori dove già oggi si registrano forti squilibri. FAST-Confsal continuerà a vigilare affinché il diritto alla mobilità non sia svuotato da meccanismi complessi o eccessivamente dilatori.

Ma è sul tema della refezione e del piè di lista che emerge con maggiore evidenza il limite dell’attuale approccio aziendale. Alcune aperture ci sono state, ed è giusto riconoscerlo, ma restano clamorosamente irrisolti aspetti che potrebbero essere affrontati con semplici accorgimenti di buon senso e di immediata applicazione. Da troppo tempo, invece, anche soluzioni tecnicamente semplici vengono continuamente rimpallate in avanti, rinviate al prossimo incontro, alla prossima verifica, al prossimo aggiornamento informatico.

Su questo punto FAST-Confsal esprime un forte rammarico: non è accettabile che questioni che incidono direttamente sulla dignità del lavoro quotidiano, come i tempi di rimborso, la chiarezza delle procedure e la certezza dei diritti restino sospese senza risposte definitive. La pazienza del personale non è infinita e non può essere data per scontata.

Il confronto riprenderà il 14 gennaio. Per FAST-Confsal quella data dovrà segnare un passaggio netto: servono decisioni chiare, tempistiche definite e risposte concrete. Non altri rinvii.

Solo così sarà possibile valutare seriamente se le proposte aziendali saranno finalmente all’altezza delle aspettative dei lavoratori e delle lavoratrici degli equipaggi Trenitalia.