In Italia, i dipendenti privati che donano sangue hanno diritto ai contributi figurativi per i giorni di assenza dal lavoro. Questi contributi figurativi sono pienamente utili ai fini della pensione: una tutela prevista dall’ordinamento e confermata da fonti istituzionali, tra cui l’articolo 1 della legge 584/1967 e l’articolo 8 della legge 219/2005. In ambito operativo, la normativa è stata chiarita anche da provvedimenti INPS, con l’aggiornamento più recente nella Circolare INPS n. 96/2025.
Come funziona la copertura contributiva
Durante la giornata di donazione (oppure nel tempo necessario per accertarne l’idoneità) il lavoratore mantiene la retribuzione piena e la copertura previdenziale figurativa. In pratica, il datore di lavoro anticipa la retribuzione e successivamente recupera le somme tramite conguaglio UniEmens nei confronti dell’INPS. L’INPS, a sua volta, riconosce i contributi figurativi sulla posizione assicurativa del dipendente.
Accredito automatico per i privati: cosa cambia con UniEmens
Secondo la Circolare INPS n. 96 del 26 maggio 2025, per i dipendenti del settore privato l’accredito della contribuzione figurativa dovrebbe avvenire d’ufficio, in automatico. Questo processo si basa sui dati trasmessi dal datore di lavoro tramite il flusso UniEmens, che deve riportare l’evento di donazione con codici evento appositi introdotti da luglio 2025 (esempi: S127, S129, S211). In sostanza: se l’INPS riceve correttamente i dati, l’accredito è automatico e il lavoratore non deve fare nulla.
Quando il lavoratore deve intervenire con una domanda
La norma è chiara: il lavoratore deve presentare una domanda solo se tali contributi non compaiono nell’estratto conto previdenziale. Situazioni tipiche in cui è utile intervenire con una richiesta di accredito includono errori o omissioni nei dati trasmessi dal datore di lavoro. In questi casi, per far valere i contributi figurativi, si può chiedere la “ricostituzione contributiva” presso l’INPS, allegando:
- certificato medico del centro trasfusionale che attesti la donazione o dichiarazione di inidoneità (ad es. donazione non effettuata per motivi medici);
- dichiarazione del datore di lavoro che attesti l’assenza retribuita per donazione e l’avvenuto recupero delle somme o del rimborso INPS.
Modalità di presentazione della domanda
La richiesta di accredito va presentata tramite:
- portale INPS: area personale MyINPS → Prestazioni e Servizi → Contributi figurativi;
- oppure con l’assistenza di un patronato.
Termini e prescrizione
La normativa vigente, recepita anche dalle circolari INPS applicabili (in particolare la n. 37/2023 e la n. 96/2025), prevede un termine di prescrizione decennale per la richiesta di accredito o rimborso dei periodi relativi alla donazione di sangue. Ciò significa che il diritto ai contributi figurativi può essere fatto valere entro 10 anni dalla data dell’evento, cioè dalla giornata di donazione.
Sintesi operativa
- I giorni di assenza per donazione di sangue sono coperti da contribuzione figurativa utile per la pensione.
- L’accredito è automatico per i dipendenti privati se il datore di lavoro comunica correttamente i dati tramite UniEmens; la domanda è necessaria solo in caso di omissioni o errori.
- Se i contributi figurativi non compaiono nell’estratto conto INPS, presentare una richiesta di accredito integrando la documentazione sanitaria e lavorativa (certificato del centro trasfusionale e dichiarazione del datore di lavoro).
- La richiesta va presentata entro 10 anni dalla data della donazione per evitare la prescrizione.
Domande frequenti
- Qual è la funzione dei codici evento S127, S129, S211? Servono a identificare l’evento di donazione all’interno del flusso UniEmens, permettendo all’INPS di riconoscere automaticamente la contribuzione figurativa.
- Cosa succede se l’INPS non accredita automaticamente nonostante i dati siano stati trasmessi? È possibile richiedere la ricostituzione contributiva, allegando la documentazione richiesta, entro i termini decennali.
- La Circolare 96/2025 ha modificato l’ordine di operatività rispetto a prima? Sì: enfatizza l’accredito automatico basato sui dati UniEmens. L’intervento dell’utente è richiesto solo in presenza di errori o omissioni.






